lunedì 21 dicembre 2009

Settimana dell'abbondanza

Mi sembra incredibile che solo dieci giorni fa scrivessi di quanto mi sia difficile sognare in grande, aprire i confini della mia immaginazione, desiderare tanto per me.

Questa settimana il tema della Via dell'artista era l'abbondanza e mi sono semplicemente resa conto di quanta abbondanza c'è nella mia vita!
Le proposte che venivano dal libro per permettere all'abbondanza di entrare nella nostra vita erano per me piuttosto familiari: tempo libero per me, regali per me, possibilità di fare quello che mi piace, abbondanza di denaro, gioia, amore... Quante cose ci sono già nella mia vita!
Allora mi sono abbandonata a questo flusso di abbondanza che ho proprio sentito scorrere in me e portare energia.
Lo sapevo già che sono fortunata, che ho una bella vita, una bella casa, affetti importanti, interessi... ma mai come durante questa settimana ne ho goduto così intensamente e liberamente. Mi sono finalmente sentita libera di "approfittare" e godere di tutto quello che ho, con ogni cellula del mio corpo e soprattutto... senza sensi di colpa!

E tutto è stato abbondanza. Anche il lavoro, le cose da fare, gli impegni... Sono diventati abbondanza di varietà!!!
E' stato tutto così fluido e abbondante, che anche i compiti di questa settimana li ho vissuti come un divertimento, un gioco, una novità, più che come qualcosa che dovevo assolutamente fare.
Sono stati uno stimolo bellissimo, e mi sono sentita molto più libera di farli anche con qualche variazione e qualche adattamento (invece delle cartoline ho spedito e-mail, contattato vecchi amici via Skype, parenti per telefono e così via).
Che bellezza sentirsi liberi e non giudicati dal censore interiore! L'energia sale, il cuore si apre alla fiducia e tutto sembra possibile. E magico! La paura di sbagliare piano piano diventa più flebile, la fiducia si rinforza, i freni si allentano e tutto va da solo, senza bisogno di sforzarsi, di impegnarsi, di usare la forza di volontà.
Certo, di lavoro da fare ce n'è ancora, ma imparare ad abbandonarsi alla fiducia e al flusso della vita è una sensazione impagabile!

Vorrei anche sottolineare come, in questa fase di grande energia, i momenti intimisti, come la preghiera dell'artista e la lettura delle affermazioni, siano stati molto importanti e potenti. Fondamentali per mantenere il contatto con me stessa e con il Creatore.

Adesso comincia la settima settimana. Superata la metà! E' la settimana del recupero del contatto. I compiti sembrano sempre più belli... Non vedo l'ora di cominciare!!!

Vi lascio con un piccolo suggerimento per aiutare l'abbondanza a entrare nella vostra vita:

http://www.videoabbondanza.com/

Un'idea carinissima, creativa, geniale!

venerdì 11 dicembre 2009

Rimanere in contatto con se stessi

E' incredibile com'è facile perdere il contatto con se stessi, con il percorso che si sta seguendo, con la nuova strada che si sta percorrendo.
Sono bastati alcuni giorni con ritmi diversi, dovuti al cosiddetto "ponte di Sant'Ambrogio", che la mia vita sembra tornata quella di prima, con tutte le distrazioni del caso.
Mi sembrava che stessi facendo un ottimo lavoro, ero così coinvolta nel percorso della Via dell'Artista, e poi è bastato uscire dalla focalizzazione per un attimo, uscire dal mio silenzio e dalla mia calma, farmi addirittura coinvolgere dal lavoro, per perdere il contatto con me stessa! Eppure quella settimana senza lettura, senza (quasi senza) TV, radio, Internet ecc. mi aveva veramente fatto capire cosa vuol dire stare con se stessi.

A ogni modo, non è che ora mi sia persa inevitabilmente e inesorabilmente, anzi: tutto ciò mi fa accorgere della differenza e di quanto è importante ascoltarsi, essere presenti a se stessi.

Ora il lavoro si fa un po' più duro, ora i compiti chiedono di mettersi un po' più in gioco. E qui bisogna dimostrare quanto si è motivati. E bisogna andare avanti.
A proposito, proprio durante questa quinta settimana (che mi sta volando via e quasi non mi sono ancora accorta di esserci entrata) mi sto accorgendo di quanto faccio fatica a desiderare, a sognare in grande, a lasciarmi andare a immaginare le cose più belle per me. Mi metto sempre dei limiti, e lo faccio in maniera ormai così abituale e inconscia, che non me ne rendo nemmeno conto.
Mi sembra che mi basti quello che ho, che non debba desiderare altro. Il che da un lato va bene, se si chiama "gratitudine", ma dall'altro limita le potenzialità, se si chiama "accontentarsi".

Allora adesso dovrò esercitarmi sul lasciarmi andare nel desiderare. Sembra facile, ma per me non lo è. Scoperta interessante... Vediamo quali cambiamenti osserverò più avanti.

Almeno ora mi osservo con più consapevolezza. E la consapevolezza è un bel passo avanti!

Lidia

lunedì 30 novembre 2009

Meditare stirando

E' iniziata la quarta settimana, e per sette giorni è prevista l'astinenza da lettura. Ahhhh!!!! Panico! Proprio ora che stavo leggendo dei libri stupendi, che era arrivato nella mia vita come un dono il libro "Lo spirito creativo" (ve lo consiglio!!!), che avevo guide, manuali, saggi da leggere... E non solo, ma è prevista anche l'astinenza da attività alternative disturbanti, come guardare la televisione, ascoltare la radio, chiacchierare inutilmente e, aggiungo io, navigare su Internet e leggere la posta elettronica.

Eh, sì, mi lascio distrarre decisamente da queste attività. Internet, il computer, la posta... sono per me una droga, ormai. Non dico che sono da disintossicare, ma ci devo stare molto attenta.

Io passo molto tempo da sola, e credevo di sapere ormai come fare, come godermelo, come organizzarmi. Ma oggi questa variazione nella mia vita mi ha fatto vivere nuove esperienze davvero interessanti.

Quando stiro, di solito guardo la televisione o un film su DVD o chiacchiero al telefono. Stirare non è un'attività che mi dispiace ( a molti non piace proprio ), ma diciamo che non la considero propriamente costruttiva, perciò cerco sempre di fare qualcos'altro intanto, come se così occupassi meglio il mio tempo.
Stamattina ho stirato senza radio, senza TV, senza film, senza chiacchiere, senza nessun'altra attività parallela. Ho solo stirato: concentrarmi solo su quell'attività apparentemente banale è stato come meditare.
Improvvisamente le idee, le "illuminazioni" sgorgavano fuori dalla mia mente (be', da una parte della mia mente) senza limitazioni, senza alcuna opposizione, senza ostacoli, senza censure come se avessi aperto una diga.

E' stata un'esperienza mistica!
Dico davvero, mai provata una cosa così.
Perciò penso proprio che questa settimana sarà interessantissima. Mi sento sempre più dentro a questo percorso e ne sono entusiasta. Ho iniziato a eseguire gli esercizi come meri compiti e ora invece sono diventati il mio "cibo preferito"!

Che bello!

..al prossimo post...

Lidia

Anche l'assetto ha la sua importanza

All'inizio scrivevo la pagina del mattino stando a letto, per la pigrizia di uscire dal calduccio, con la scusa che se iniziavo subito a scrivere ero ancora in quello stato di semiveglia più proficuo per farlo. Mi mettevo un cuscinone dietro la schiena e scrivevo mollemente, standovi appoggiata.
Potete immaginare come venivano giù le parole, tipo vomitino molle. Un giorno mi accorsi che stavo scomoda, e misi un altro cuscinone davanti, a mo' di tavolino; incrociai le gambe, appoggiai il mio quadernetto al cuscinone e già cominciai a percepire che la scrittura acquisiva forza.

Adesso mi alzo, mi siedo al tavolo, un bel tavolone, mi prendo tutto lo spazio necessario e comincio a scrivere. E la scrittura fluisce, forte e leggera, corre sulle pagine con una nuova intensità!
Certo, non sarà solo per questo, sarà che nel frattempo l'energia è cresciuta in me e che, proprio per questo, ho sentito l'esigenza di uscire dal letto-tana e di prendermi uno spazio più adeguato, ma comunque, anche l'assetto ha avuto la sua importanza.

Le pagine del mattino diventano sempre più importanti, sempre più vivaci, sempre meno cupe, meno lamentose, meno dense di problemi e sempre più ricche di idee e soluzioni. Diventano più dense (non più una riga sì e una no, ma tutte le righe, fitte fitte), più pregnanti... Le amo sempre di più! Mi permettono di liberarmi della mia pesantezza, della mia lagnosaggine, e mi danno la spinta per proseguire con maggiore entusiasmo.
Quella vocina che mi parla mentre scrivo è una presenza confortante. E così non ho bisogno di qualcun altro. Il conforto e la spinta che cerco sono dentro di me!

Ah, che sollievo! E che poesia!

Lidia

venerdì 27 novembre 2009

Sincronicità

In verità, non ci credevo molto. Sì, qualche volta qualcosa di speciale era accaduto, sulla via dell'entusiasmo, credo, ma non saprei dire se fosse proprio una sincronicità. Non posso dirlo neanche stavolta, è ovvio, ma la sensazione che mi ha lasciato questo avvenimento è così bella che non riesco a smettere di pensarci.

Una mia amica mi invita a partecipare a una serata di un nuovo corso che sta tenendo. Ricevo la mail, la guardo, penso: "Che brava" e lascio tutto così com'è.

Dopo un po' di tempo, una nostra amica comune mi propone di andare insieme e io abbraccio la proposta con entusiasmo. Alla fine ci sproniamo a vicenda (prima non ero sicura io, poi non lo era lei...) e, per una serie fortunata di eventi, viene anche il mio fidanzato, che di solito quel giorno della settimana è impegnato.

Incredibile ma vero, in questo periodo di impantanamento della mia vita, riesco comunque ad avere un progetto in mente e a un certo punto realizzo che per questo progetto "mi serve" una ballerina.

Arrivo al centro dove la mia amica tiene il corso (dove peraltro ero già stata) e incontro la ragazza che gestisce il centro, che... era una vecchia conoscenza del mio fidanzato e che... è una ballerina. La guardo e in un attimo ricordo tutto: ricordo che l'ho già vista e che danza. E così, mi vengono fuori le parole senza che quasi faccia in tempo a pensarle. "Ah, ciao. Mi ricordo di te, ci siamo già viste. Tu sei una ballerina!"
In un altro momento sarei sprofondata dalla vergogna, invece sono pure andata avanti e le ho parlato del mio progetto. E lei è stata splendida, proprio come l'avevo vista!

Non vi dico cos'è stata quella serata, giusto per non andare troppo fuori tema, ma per me è stata pura magia!

Però vorrei aggiungere una cosa: potrei pensare che il percorso della Via dell'artista attivi le sincronicità, è vero, ma vorrei anche specificare che proprio quel giorno avevo fatto una seduta di theta healing per rimuovere dei blocchi... che tra l'altro riguardavano proprio la mia paura di raggiungere i miei obiettivi (e quindi di fare progetti).

Insomma, credo che il lavoro sinergico aiuti ancora di più e che ognuno possa trovare il suo metodo per rimuovere i blocchi: ne esistono così tanti! Per me il theta healing è fantastico! E è un vero attivatore di eventi e un liberatore di flussi di energia nella mia vita!

Mi permetto di consigliarvi anche un libro molto particolare, che a me ha acceso molte "lampadine": Sincronicità - Tutto ciò che non sai può essere usato contro di te, di Monia Zanon.

Al prossimo post.

Lidia

lunedì 23 novembre 2009

Sbalzi umorali

Ieri sera volevo lasciarmi sprofondare nelle mie sabbie mobili (mie nel senso "create da me") e ogni idea mi faceva schifo, mi sentivo totalmente inadatta al mondo, alla vita, moscia e inadeguata, incapace di affrontare alcunché, e stamattina.... magia! ..mi sono attivata sotto ogni punto di vista e ora vorrei avere una giornata di 6000 ore per fare tutto!

Ma è uno degli effetti collaterali della via dell'artista o sono io che ho gli ormoni oscillanti?

O è dovuto a un movimento sotterraneo di forze che lavorano insieme? Intendo dire, i libri che sto leggendo, le riflessioni che sto facendo, le energie che incontro e anche il solo fatto di desiderare fortemente di incontrare i veri desideri della mia anima possono aver mosso tutta questa energia?

Boh, non lo so, magari domani sarò di nuovo triste, impantanata, immobile, incapace di attivare alcunché...

Però almeno oggi ho sentito qualcosa di diverso.

Concludo con una frase di Goethe, citata da Julia Cameron nel suo libro, che mi è piaciuta tantissimo e mi ha ispirata:

"Qualsiasi cosa voi pensiate o crediate di poter fare, cominciatela. L'azione ha in sé la magia, la grazia, il potere."

O più semplicemente... "Muovi che si muove", come mi dice sempre una mia amica.

Ciao a tutti.

Lidia

Seconda settimana!

Ecco, ce l'ho fatta, ho portato a termine la seconda settimana.
Un po' a fatica, a dire il vero.
Mi sembra sempre, quando faccio i "compiti", di buttar giù qualcosa giusto per dire che l'ho fatto, ma non mi ci immergo fino in fondo. E quando poi devo passare all'azione... che disastro! Trovo sempre mille scuse per non farlo , per rimandare, per pensando che in fondo, però, in qualche modo è come se l'avessi fatto.

Devo avere così tante resistenze all'azione che addirittura non ho compreso l'ultimo compito: "E adesso svolgete l'attività scelta".
Quale attività scelta? La mia attività creativa? Ma se no l'ho nemmeno scelta ancora! O scelta durante questa seconda settimana? Io non mi ricordo.... Qualcuno mi aiuta?

Le pagine del mattino le scrivo sempre, quel senso di reiterazione, di abitudine, di rito mi tranquillizza. Ho ricordato che un'amica, che già in un altro tipo di lavoro mi aveva fatto scrivere tre paginette al giorno, mi suggeriva di fare tre lunghi respiri prima di cominciare. A me serve a far fluire meglio la scrittura!
E poi, quasi sempre scrivo non in prima persona, ma come se parlassi a me stessa: "Tu fai così, ma dovresti fare così... Hai vissuto momenti meravigliosi, ricordatelo...."
Capita anche a voi? A me piace moltissimo questa cosa perché è come se mi arrivassero degli imput dall'esterno, a volte quasi delle ispirazioni!

Per quanto riguarda l'appuntamento con l'artista, ho sempre un po' di difficoltà a trovare qualcosa di nuovo da fare. In realtà mi rendo conto che è qualcosa che già faccio senza rendermene conto, mi prendo già dei momenti per me. Il fatto è che ormai fatico a trovare qualcosa di nuovo.
Ho guardato anche sul forum del sito di The Artist's Way per trovare delle idee, ma non ho trovato molto di nuovo. Quello che so è che devo uscire!!!
Ultimamente passo troppo tempo in casa, e dopo un po'... non mi sopporto più!
Questa settimana ho fatto un po' di spesa in un paio di negozi di alimentazione biologica, scoprendo cibi nuovi, anche consigliati dagli amici. Ho ricevuto degli stimoli carini e anche incontrato persone interessanti. Ma l'entusiasmo per la novità è durato poco. E anche l'intento salutistico: verso la fine della settimana mi sono strafogata di dolci!!!! E poi... quanti soldini ci ho lasciato! Devo trovare degli appuntamenti con l'artista un po' più economici.

In generale, mi sa che l'umore questa settimana non era dei migliori. Infatti, rileggendo le affermazioni creative della prima settimana, mi veniva spesso da pensare: "Sì, va be'... figurati! Mi sembra un po' esagerato !" Eppure la prima settimana non mi avevano fatto questo effetto. Sarà servito scrivere quelle che più mi dsturbavano cinque volte sul quaderno delle pagine del mattino? Speriamo!!!! Io procedo fiduciosa.

Ho già letto l'introduzione alla terza settimana e i compiti. Sembra piuttosto intensa e impegnativa! Ma credo che vada a lavorare proprio nel profondo... perciò, da un lato non vedo l'ora di cominciare, dall'altro ho una paura...!!!!

Spero di ricevere presto nuovi contributi.

Buona creatività.

Lidia

lunedì 16 novembre 2009

Prima settimana, primo post

Ecco, sto iniziando... è il mio primo post. A volte si pensa di non riuscire mai a iniziare una cosa, si pensa che non si è capaci, che non serve a niente, che non ne vale la pena, ma quando poi si inizia si pensa: "Perché non l'ho fatto prima?"

L'emozione è grande, come quella di una nuova nascita... o di una rinascita.

Ho appena terminato la mia prima settimana de "La via dell'artista" e sono un po' sottosopra. Un po' preoccupata, un po' emozionata, un po' perplessa, un po' entusiasta.

Be', è normale per una super dubbiosa e indecisa quale sono! Questo percorso mi aiuterà a superare questi limiti? Io credo di sì!


Premetto che non ho un talento creativo particolare, ma mi concedo questo percorso come esperienza personale e perché credo che comunque il contatto con la creatività in generale aiuti a scoprire molto di sé.


E ora passiamo alle osservazioni sul "lavoro" della prima settimana.


Per me è un po' difficile "fare i compiti", seguire il programma e scrivere. Mi sento un po' sotto pressione, mi sembra davvero di fare i compiti per la scuola, ma mi è anche utile, perché so che altrimenti da sola non farei niente. Ed è anche per questo che vorrei condividere tutto questo con chi sta facendo il mio stesso percorso, per non perdermi via.


Di sicuro la scrittura del mattino è uno strumento che adoro e che mi aiuta tantissimo a riordinare le idee, a sentire cosa vivo e come lo vivo, a trovare nuove ispirazioni e indicazioni su me stessa che non so nemmeno da dove arrivino.

Ho la grande fortuna di avere del tempo da dedicare a me stessa in questo momento e quindi non devo rubare il tempo alla mia vita "normale". Posso svegliarmi e scrivere... e rimandare tutto il resto a dopo. Lo so, sono fortunata. Non invidiatemi troppo, che non fa bene a nessuno!


Comunque gli altri compiti li ho fatti... in qualche modo, e sono emerse cose interessanti sulle persone che hanno bloccato la mia creatività e su quelle che invece la incoraggiano. E su quanto io blocchi me stessa!


L'appuntamento con l'artista non è stato esattamente rispettato. E' che io ho già tanto tempo per me stessa che mi sembrava quasi eccessivo. Ma forse mi sono boicottata un po'.


Aspetto le vostre osservazioni e i vostri commenti. Spero siate tanti. Grazie a tutti.

Oggi inizio la seconda settimana. Che emozione!