lunedì 29 marzo 2010

La via dell'artista: Decima settimana: fama e competitività

La via dell'artista: Decima settimana: fama e competitività

Rimanda oggi, rimanda domani

Rimanda oggi, rimanda domani, non ho più scritto le conclusioni sull'ultima settimana e su tutto il percorso della Via dell'artista.
E' incredibile come ogni giorno sia riuscita a trovare una scusa e come poi, a forza di rimandare, abbia cominciato a sentirmi troppo lontana da tutto quello che avevo sperimentato, letto, fatto...

Tutte scuse. Eppure avevo fatto dei begli esercizi anche su questo!!!!

La cosa che però mi faceva sentire legata al percorso, a questo blog, alla dodicesima settimana, era il desiderio di chiudere una cosa cominciata, di non lasciarla in sospeso, di darle un corpo e un senso.

Non completarla avrebbe significato farla a metà, farla male e anche sminuirla, snobbarla.

Quando, a suo tempo, ho fatto gli esercizi dell'ultima settimana, ero quasi rimasta delusa. Mi aspettavo forse fuochi artificiali, la super settimana, conclusioni entusiasmanti.
Invece è stata una fine dolce, non troppo impegnativa, leggera.

Allora non mi rendevo conto dell'importanza di tutto ciò. Credo sia stato un bene che abbia ripreso in mano il libro solo ora per ricordare di cosa si trattava. Ora lo apprezzo di più , lo comprendo di più. Ora sento più mio il senso del recupero della fede, della fiducia.
Poco tempo fa ho fatto un bellissimo lavoro sulla fiducia tramite il respiro. Ho scelto di respirare per la fiducia perché la fiducia è ciò che sorregge tutto, ciò che sta alla base, è il sostegno del nostro benessere. Cercavo la gioia, l'entusiasmo, la leggerezza, ma poi ho capito che la gioia, l'entusiasmo e la leggerezza vanno e vengono se non sono sorretti dalla fiducia.
La fiducia è alla base di tutto, è quell'elemento che ti fa sentire bene anche quando le cose vanno male e ti sembra che non ci sia lo spazio per la gioia e la leggerezza.

Per recuperare la fede bisogna mollare la presa, lasciare il controllo, dice la Cameron. Ma quanti vorrebbero mollare la presa dalla disperazione, solo perché non ce la fanno più, non hanno più voglia di lottare, non credono più, non sperano più? No, non è così che si molla la presa, ma con la fiducia.
Affidarsi alla Vita, a Dio è una cosa completamente diversa dallo buttarsi allo sbaraglio in un'impresa. A volte è difficile comprendere la differenza, soprattutto se non si ha mai sperimentato la fiducia.
E' un sentimento importante, la fiducia, ma se non la si è mai sperimentata è difficile capire cosa significhi veramente. E da qui nascono numerosi fraintendimenti che generano pasticci.
A qualcuno tutto ciò viene naturale, qualcuno lo apprende grazie a nuove esperienze, qualcuno lo sperimenta all'improvviso, ma forse la maggior parte della gente non sa nemmeno cosa voglia dire.

C'è un'altra cosa che sono contenta di aver ritrovato di questa dodicesima settimana: il giardinaggio come forma di meditazione. Adesso che arriva la primavera, casca a fagiolo!
I fiori sono la mia gioia, ed è vero che un'attività manuale ma distensiva come quella del giardinaggio può pulire la mente. Un'idea davvero carina!

E infine, per alleggerire ancora di più il tutto, il gioco! L'importanza del gioco, dell'abbandono, del tornare bambini, del giocare per puro piacere viene nuovamente sottolineata come strumento per connettersi meglio con se stessi.

Ma la conclusione di tutto, del percorso della Via dell'artista, del percorso della vita, del mio percorso è tutto in queste parole: "Vogliamo fare qualcosa, ma pensiamo che debba essere la cosa giusta e con questo intendiamo: qualcosa di importante. Siamo noi la cosa più importante e ciò che possiamo fare è qualcosa di piccolo ma festoso".
Sono parole della Cameron, ovviamente, non mie, ma io proprio gliele rubo e le metto dentro di me! E' la cosa più teneramente entusiasmante che abbia mai letto! E' tutto qui, non c'è altro... C'è solo da ricordarlo.
Così, se chiudendo il percorso ho pensato: "Sì, è stato utile, ma io non sarò mai una vera artista", ora, rileggendo queste parole, finalmente mi ricordo che facendo "qualcosa di piccolo ma festoso" per me, faccio il più grande dono a me stessa e agli altri... e così creo quello che mi sento di creare.

Lascio questo blog aperto, anche se in un certo senso ha compiuto il suo percorso. Aperto per me, per venire a scriverci ogni volta che avrò un'illuminazione, il desiderio di condividere una riflessione, un pensiero. Aperto per i visitatori che vorranno lasciare le proprie osservazioni, le proprie riflessioni, le proprie domande.

Quindi a presto, a tutti.

Lidia