martedì 12 gennaio 2010

Fine ottava settimana

Ce l'ho fatta: un po' a fatica ma l'ho portata a termine. Questa ottava settimana mi procurava un bel po' di resistenze. Il mio giudice interiore ha rischiato di emergere, sentivo in lontananza quella vocina che mi diceva: "Ecco, quando ti trovi davanti a una difficoltà lasci perdere. Se un'attività è facile per te, va bene, ma se ci devi mettere dell'impegno, molli tutto".
Fortunatamente non mi sono fatta prendere dal panico, mi sono presa i miei tempi e in pratica ho terminato i compiti della settimana in due settimane, concedendomi più tempo per qualcosa che per me era molto impegnativo.

Ma tutte queste cose, si sa, lavorano a livello molto più sottile, e questo senso di inadeguatezza, questo desiderio di lasciare perdere o di impegnarsi meno per tenere le distanze hanno lasciato il segno e da qualche parte il giudice interiore doveva pur venire fuori! Così in questi ultimi giorni mi sono sentita fallita, inadeguata, incapace e per giustificare le mie paure e i miei blocchi, ho ricominciato a pensare: "Ma qual è il senso di tutto ciò? Come fanno gli altri a fermarsi al particolare senza pensare al tutto? Certo, così è facile, ma non si chiedono il senso finale delle loro azioni?".
Questi pensieri, che in fondo altro non sono che giustificazioni, mi illudono di farmi sentire elevata rispetto agli altri, quando invece non faccio altro che tirarmi fuori.

E' curioso che proprio ora mi torna in mente che nel capitolo introduttivo dell'ottava settimana c'è scritto: "..la maggior parte di noi odia fare qualcosa quando può, invece, rimanere inerte a riflettere ossessivamente sulla propria incapacità. In genere, invece di applicarci all'arte, preferiamo valutare le possibilità di riuscita e fallimento. In una carriera creativa, questo tipo di atteggiamento equivale a bere un bicchiere di veleno emotivo. ... Assumere questa dose di veleno fa scattare un meccanismo di schiacciamento emotivo che ci porta a fare domande come: 'Che senso ha tutto ciò' anziché: 'Che cosa posso fare adesso ?'
E poi ancora: "Fate una piccola azione quotidiana, anziché indulgere alle grandi domande; quando ci crogioliamo nelle grandi domande, non siamo in grado di trovare le piccole risposte".

Ecco, è tutto qui. La risposta è già arrivata. E' vorrei aggiungere che non sta a noi trovare la risposta, che pensare di farlo è una forma di presunzione. Solo affidarsi con fiducia alla Vita e al Divino può dare risposte alle grandi domande. Ma senza aspettative.
A questo proposito cito un illuminante libro che sto leggendo, "Zero Limits", di Joe Vitale.
"Potete scegliere ciò che vi piace, ma non potete decidere se lo otterrete o no. Confidate che la Divinità faccia ciò che è giusto per voi. Potreste saperlo meglio della Divinità? Difficilmente. Lasciate scorrere. ... 'La mia intenzione è di essere sempre in sintonia con l'intenzione del Divino.'"

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Lidia,
complimenti per l'idea di aprire questo blog, mi è stato di grande stimolo leggere le tue riflessioni ed i tuoi entusiasmi!
Continua cosi'!
Con affetto
Morena

Lidia ha detto...

Grazie, Morena!
Anche il tuo commento mi è di grande stimolo.
Il primo nel blog! Che emozione!
Continua a seguirmi.

Lidia

MARTINA - LA VIA DELL'UNO ha detto...

Carissima Lidia, complimenti! Hai avuto una splendida idea. sono onorata di aver portato in Italia questo messaggio di luce e penso che, più che mai, la Via dell'Artista sia da condividere. E' la via del Dio Sole, di Apollo, Dio delle Arti e del Bello, lo stesso che mi ha guidato quando ho tradotto questo meraviglioso libro e che poi mi ha portato in Egitto... Ecco. Come tutto si unisce. E dopo anni torna ancora più forte il messaggio della bellezza che salverà il mondo. Penso che andare verso i nostri talenti sia la nostra più grande responsabilità, il nostro più grande e piacevole dovere di anime in viaggio.

Saluto tutti voi cuori poeti e bambini che sapete vedere lo spirito che palpita dietro la mascherata dello squallore. Siamo creature creative create da un universo intelligente, sensibile, comunicativo e profondamente giocherellone!

Martina nella Via dell'Uno a braccetto con la Via dell'Artista.