martedì 26 gennaio 2010

Decima settimana: fama e competitività

Nel lavoro di questa settimana, si affronta il tema dei nemici che ci impediscono di trovare il tempo o le energie per attingere alla nostra creatività. Nemici che noi stessi creiamo e che spesso coltiviamo anche: superlavoro, eccesso di cibo, droghe, alcol, televisione...

Devo dire che è un tema che non mi ha coinvolto molto, anche se qualche tentativo di annebbiamento con la televisione e soprattutto Internet lo faccio e spesso mi rifugio nel cibo, ma non potrei definire queste realtà dei veri e propri nemici.

La questione mi ha appassionato poco, soprattutto la dipendenza da lavoro, tanto che ho saltato a pie' pari gli esercizi relativi. Ma so cosa vuol dire, l'ho vissuta anch'io, perciò mi rendo conto che sia un tema importante. E' un vero e proprio annullamento, stupido e crudele, ancor più perché fatto su noi stessi.

Quello che invece mi ha attratto di più è stato il tema della fama e della competitività. E' davvero importante, come artitsti, lasciare andare la brama di fama e non essere competitivi con gli altri. E' giusto guardare chi è bravo e tecnicamente più avanti con ammirazione ed è vantaggioso trarne ispirazione, ma mettersi in competizione con gli altri per avere l'ammirazione altrui, per avere il successo, la fama non fa altro che togliere energie e abbruttire.
"Il nocciolo del lavoro artistico è il lavoro stesso e la crescita che porta con sé", dice la Cameron. Non è meraviglioso? E' alleggerente, ricaricante, infonde fiducia e dà libertà.

Certo, qualcuno potrebbe obiettare che tutto questo non dà da mangiare e che spesso i più competitivi sono anche quelli che emergono e che hanno fama e successo, e di consegenza anche denaro.
Mi rendo conto.
Ma credo che il problema sia più che altro un problema di ego, elemento che spesso gli artisti hanno sviluppatissimo, e sarebbe davvero meraviglioso se imparassero a tenerlo un po' a bada, perlomeno, se non addirittura a metterlo in un cassetto per rendersi conto che non esiste lavoro artistico migliore di quello in cui noi siamo solo strumenti di Dio.


1 commento:

ImpAROlarte ha detto...

ciao Lidia,
Non credo che bisogna tenere a bada il nostro ego, quanto svilupparlo nel modo migliore e più consono. Spesso invece la mente è inquinata da pensieri negativi appunto.
Buona pasqua! brava come sempre!